venerdì 28 settembre 2012

Perché lui guadagna e io no?

Una domanda che in molti ci siamo posti, almeno un milione di volte!

il sogno di guadagnare con internet

Perché lui guadagna e io no?

Da quel pomeriggio di settembre del 2003, dopo aver visto un programma in tv che parlava del lavoro da casa proposto da diverse aziende in Italia, mi sono messa d’impegno a cercar lavoro su internet cercando, provando le mille proposte offerte sui numerosi portali di annunci.
Ho sfogliato pagine su pagine, contattato numerose persone, provato di tutto e di più…
Ma i guadagni, ahimè non arrivavano mai…
Spese su spese, giorni e notti intere, a fare ciò che ti consigliavano di fare, a leggere, studiare manuali, e-book, fac-simile di corsi.
I mesi scorrevano lenti, passavano anche gli anni, con l’ansia in corpo e con la fatidica domanda:

“Perché lui guadagna e io no?”

“In cosa sbaglio?”
“Cosa dovrei fare e invece non faccio?”

Il risveglio del mattino

Una mattina mi sono svegliata, stranamente tranquilla, stranamente senza l’ansia della rincorsa al guadagno e ho capito!
Ho capito che non ero io a sbagliare, ho capito che i miei passi erano esatti, semplicemente, non avevo preso in considerazione un piccolissimo particolare, che vale per qualsiasi tipo di “lavoro-guadagno” proposto su internet, che sia e-commerce, che sia pay to click o pay to write, c’è un unico denominatore comune:
convincere gli altri che si guadagna bene, con impegno per fa in modo di incrementare le entrate o gli affiliati.

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Faccio qualche esempio:
- un centro commerciale online, ha bisogno di affiliati per poter avere maggiori opportunità di vendita. La proposta di lavoro e di affiliazione (che non è mai gratuita), incrementa le tasche del proprietario di tale e-commerce, non certo quelle dei poveri affiliati, che, pur di cercare di raggiungere i guadagni promessi, sono, spesso, disposti a dire che loro guadagnano, è una catena.
- stessa cosa per le piattaforme pay to click, ore e ore a cliccare pubblicità di siti che non si conoscono, per poi ritrovarsi dopo un mese con 10 centesimi di guadagno, neanche un caffè!
- i pay to write hanno ancora un minimo di guadagno, ma per riuscire a raggiungere un guadagno discreto, scusatemi l’espressione!, “bisogna farsi un mazzo tanto!”
- arrivano poi i blog… grandi speranze, promesse di buoni guadagni… Seeeeeeeeee…..
Convinti!!!
Per riuscire ad avere dei buoni guadagni, non dovrebbe esserci il fatidico CPM, che stranamente si abbassa quando aumentano gli utenti e si alzano quando questi calano, col risultato di un guadagno che oscilla dai 0.08 cent di € a 0,12 cent di € al giorno, per un massimo di 4,00 € al mese.
Porca miseria divento ricca!
Siamo sinceri, gli unici a guadagnarci sono i proprietari e i gestori della piattaforma che ospita il nostro blog, a meno che non si riesca ad avere un minimo di circa 10.000 utenti al giorno.

Chi è il fortunato?

C’è qualcuno tra di voi che riesce ad avere così tanti utenti al giorno?



… Ma allora perché scrivo su un blog?

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